Ripensando a quando nell’ultima parte del 2019 si cercava di fare previsioni su come affrontare il 2020, ci coglie un “sorriso amaro”. La pandemia ha portato con sé un modo nuovo di leggere il mercato, molto più incentrato sulla capacità di avere una visione di medio-lungo periodo, ma al contempo ci ha insegnato ad essere preparati e strutturati per apportare rapidi correttivi alla strategia aziendale.
Uno degli aspetti critici dell’attuale situazione è la difficoltà economica internazionale, non si tratta quindi di un semplice esercizio di “stile”: sarà molto importante saper cogliere quello che potrà accadere nel 2021.
Deloitte, tra le prime quattro aziende al mondo di consulenza è revisione, ha recentemente pubblicato il Global Marketing Trends 2021. Lo studio, che ha lo scopo di approfondire i bisogni del consumatore di oggi e fornire indicazioni utili ai leader aziendali per pianificare le loro attività future, fornisce un focus su 7 principali trend di mercato: purpose, human experience, fusion, trust, participation, talent e agility.
Dallo studio emergono evidenze importanti che trovano una buona corrispondenza anche con il mercato ottico:
L’importanza del brand: il marchio proprio assume un ruolo centrale per ispirare i dipendenti e creare differenziazione costruendo una connessione emotiva con i consumatori. Nella ricerca condotta da Deloitte i consumatori sono più consapevoli dei marchi che hanno risposto a COVID-19 proteggendo i dipendenti (44%) e donando prodotti per supportare un’iniziativa di sostegno della comunità (40%).
La centralità delle politiche di CRM: ll marketing “agile” richiede una visione organizzativa del cliente unica e unificata, che può essere ottenuta attraverso l’utilizzo di una piattaforma di gestione dei dati del cliente. Gestire la politica di contatto significa adottare un modello di business virtuoso e modificare profondamente i propri protocolli di vendita.
La strategia digitale: Gli strumenti di rilevamento sociale sono in grado di prevedere dove si dirigeranno le conversazioni in periodi di tempo ben definiti, consentendo alle organizzazioni di analizzare i trend di mercato, misurare il sentiment dei consumatori e prevedere l’andamento di tali conversazioni nel tempo. Grazie all’impiego organico di queste informazioni, i professionisti del marketing hanno una miriade di canali a loro disposizione per interagire con il loro pubblico. Oltre i canali tradizionali come e-mail, stampa, media, TV e social media, esiste un insieme fiorente di canali social che alcuni dei marketer più esperti, sia nei mercati B2C che B2B, stanno sviluppando in interi ecosistemi CRM sociali. Deloitte nella sua indagine ha rilevato che, per interagire meglio con i clienti durante la pandemia, il 67% degli intervistati ha affermato di aver aumentato la propria presenza sui social media
Reinventare le organizzazioni per essere più “umane e cliente centriche”: I periodi di interruzione della società, come la pandemia in corso, possono essere un invito all’azione per le aziende a ripensare i propri valori, l’organizzazione interna e le infrastrutture. È un’opportunità per innovare e ricostruire l’esperienza di acquisto in un modo che risponda alle nuove esigenze collettive.
La distribuzione sta cambiando in tutti i mercati. La pandemia ha scosso lo status quo evidenziando alcuni limiti strutturali del comparto. Oggi è vi è un’impellente necessità di investire tempo e risorse sulle modalità e sulla qualità del servizio, sulle persone, sulla tecnologia e sull’innovazione organizzativa.
COVID 19 ha portato una accelerazione al cambiamento, prevedibile su tempi decisamente più lunghi. Alcuni imprenditori sono ad un bivio: cambiare e tornare a condurre l’Azienda, oppure subire il cambiamento e perdere lentamente le proprie certezze.
Il 2021 sarà un anno in cui si cominceranno ad intravedere le nuove traiettorie del business, ed i primi effetti di importanti cambiamenti nella distribuzione.