Tra tanti dubbi, schermaglie politiche e numerosi interrogativi è passata la prima settimana nella quale abbiamo assistito ad un flebile tentativo di ritorno alla normalità! Se di “normalità” si può parlare.
L’emergenza virus non sarà una parabola, ovvero un’emergenza che tenderà a portarci nuovamente al punto iniziale, ma una spirale di trasformazione. Non assisteremo ad un ritorno alla normalità, ma atterreremo su una nuova dimensione.
Nel mio ultimo libro, scritto a quattro mani con l’amico Nicola Di Lernia, ho fatto riferimento alla nascita di nuove forme di aggregazione tribale, in particolare la tribù degli “adapt and change” che probabilmente saprà meglio adattarsi al nuovo paradigma, magari sviluppando tutte quelle logiche di pensiero laterale, portate al centro dei recenti dibattiti di Marketing da Philip Kotler. Si tratta di tutte quelle persone che individueranno nuove opportunità e che saranno attratte da tutto ciò che è ispirazionale, riconducibile all’innovazione e magari “fuori dall’ordinario”.
Una seconda tribù nascerà dalle ceneri di questa crisi: quella del “revenge shopping”. Lo shopping di vendetta quale reazione emotiva ad un periodo di privazione forzata.
In generale cambieranno le pratiche di consumo, muteranno le priorità, vi sarà maggiore attenzione alla qualità. Probabilmente si acquisterà meno ma meglio!
Le imprese che vorranno uscire indenni, anche se con qualche “ammaccatura”, da questa crisi dovranno ripensare il proprio modello di business. L’imperativo sarà quello di “tornare alla semplicità” ma “guardare al futuro”. Che potrebbe sembrare un ossimoro, ma in realtà si tratta di ripartire dai fondamentali, individuare i propri asset valoriali e lavorare sul personal brand.
Voglio racchiudere questa logica in un approccio, che ho definito “delle tre F”:
Sapere Fare: che attiene alle competenze, all’individuare tutti quegli aspetti di unicità che contraddistinguono l’Azienda.
Fare: che implica il passaggio dalla strategia all’azione. Capacità di pianificazione, analisi dei KPIs, coinvolgimento del team sono le leve principali del “Fare”.
Fare Sapere: ovvero essere padroni della propria strategia di comunicazione. Questo non significa semplicemente saper comunicare, ma costruire un’impalcatura strategica sulla quale far poggiare tutti i valori dell’Azienda.
