La permanenza forzata tra le mura domestiche porta con sé una maggiore fruizione delle risorse on-line. Per molti una necessità dovuta allo “smart working” per altri un passatempo ed una soluzione per rispettare il periodo di quarantena senza correre rischi.

Nel solo mese di Marzo i dati di Audiweb sull’audience digitale italiana rilevano un Paese in cui il 70,8% della popolazione con almeno due anni di età (42,3 milioni di persone) è andato online, con una media di 87 ore e 19 minuti.

Se osserviamo l’esposizione digitale per fascia di età, possiamo affermare che a “subire il fascino della rete” non sono solamente i millenials, anzi nel segmento tra i 45 ed i 64 anni il tempo trascorso in rete si avvicina molto a quello del segmento 25-35.

Una recentissima indagine Nielsen sulle vendite online dei prodotti di largo consumo, ha evidenziato un aumento dall’ultima settimana di febbraio fino alla prima di marzo di oltre l’80% rispetto allo scorso anno, con un trend in incremento di 30 punti percentuali se la si confronta con il periodo che ha preceduto l’emergenza legata al COVID-19.

In alcuni settori la crescita dell’e-commerce ha sfiorato incrementi del 300%, in particolare su tutti i prodotti di primaria necessità.

Il canale farmaceutico fa segnare un +76%. A far crescere questo dato sono anche i prodotti da banco, che complice il periodo hanno ottenuto un incremento significativo delle vendite. Per queste tipologie di prodotti, è prevedibile che “l’onda lunga” duri nel tempo, molti nuovi utenti hanno scoperto, solo ora, di poterli acquistare on-line in maniera semplice e sicura.

Questo nuovo scenario si tradurrà in una maggiore “confidenza” nella fruizione dello strumento e-commerce con la conseguenza che anche in settori, come quello dell’ottica, nel quale l’incidenza della vendita on-line era, certamente in rapido aumento, ma tuttavia contenuta, subirà una forte impennata.
L’altro aspetto da considerare è la maggiore propensione delle persone ad informarsi on-line. In questo periodo di isolamento forzato 8 utenti su 10 hanno visitato, mediamente, almeno 4 differenti piattaforme web prima di procedere con l’acquisto.  Come cambierà quindi la consumer journey? Certamente aumenterà il ricorso alla rete per informarsi e prendere decisioni, assumerà importanza centrale la presenza on-line ed una corretta strategia digitale che possa coniugarsi con il mondo off-line, l’integrazione dei due mondi sarà il tema “caldo” del prossimo futuro.